"Sei gay? Allora ti sospendiamo la patente!" succede a Catania

Ebbene si, succede proprio a Catania si era dichiarato omosessuale alla visita di leva.
La vicenda accade nel 2001, quando il ragazzo si sottopone alla visita medica di leva, e li aveva dichiarato di essere omosessuale.
 L'informazione viene trasmessa alla motorizzazione che dispone un "nuovo esame di idoneità psico-fisica" sulla base del fatto che il giovane gay non avrebbe avuto i "requisiti psicofisici richiesti" per guidare. Patente sospesa. Da allora inizia la sua battaglia giudiziaria che ora ha un nuovo epilogo. I ministeri della Difesa e dei Trasporti dovranno versare 100 mila euro come risarcimento danni.
La sentenza è della Corte d'appello civile di Palermo che ha riformato la decisione dei giudici di secondo grado di Catania che, il 10 aprile del 2011, avevano già confermato la sentenza del Tribunale del 2008, riducendo però da 100 a 20mila euro il risarcimento stabilito dalla Cassazione nel gennaio del 2015. C'è stato "un vero e proprio comportamento omofobico" oltre che "intollerabilmente reiterato", avevano decretato i giudici supremi, da parte della pubblica amministrazione nella vicenda della patente sospesa al giovane che si era dichiarato gay alla visita di leva. La stessa Cassazione, su ricorso dell'avvocato aveva però annullato con rinvio la sentenza sull'entità del risarcimento sottolineando "la gravità del comportamento" dei due ministeri. E dunque, per i giudici di Palermo "una somma inferiore ai 100mila euro non sarebbe idonea al ristoro dei pregiudizi subiti".

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